Ciò che rende speciale un matrimonio sono tutte quelle piccole attrazioni che potranno intrattenere i vostri ospiti e che permetteranno loro di vivere con voi una esperienza unica, abbracciando tutti i sensi, dall’olfatto alla vista, dal tatto al gusto fino all’udito.
Parlando di gusto, ecco che entrano in gioco i veri protagonisti del matrimonio: i confetti. Delle dolcissime e squisite praline caratterizzate dal tipico guscio di zucchero indurito che riveste una preziosa mandorla. A questa tradizione, si sono, poi, affiancate tantissime varianti diverse: praline di cioccolato, talvolta bianco, talvolta fondente, che avvolgono nocciole, pistacchi e quant’altro, e che infondono uno scoppio di gusti e sapori davvero inebriante!
Sarebbe impossibile stilare una lista di tutti i possibili gusti, in quanto ne esistono davvero di tantissime varietà: dai più classici alla mandorla d’Avola (coltivata in Sicilia) ai confetti alla nocciola ricoperti di cioccolato fondente, rivestito da un film di zucchero indurito, fino alle gemme di cioccolato bianco, aromatizzate ai più svariati gusti (dai gusti alla frutta – cocco, fragola, arancia, banana, frutti di bosco (…) – fino ai più particolari confetti Mont Blanc, allo zabaione, al pistacchio, al gianduia, al caffè, piuttosto che alla castagna o, ancora, alla torta Caprese, i pera e ricotta… insomma la lista potrebbe continuare ancora a lungo.
Se le prime testimonianze dell’esistenza di queste squisite prelibatezze risalgono già agli antichi Romani, quando gli usi e costumi del tempo volevano che gli ospiti omaggiassero il festeggiato portando all’evento delle piccole caramelline dure in segno di buon auspicio e come augurio di prosperità, il tradizionale confetto, che conosciamo noi oggi, vede le sue origini nel lontano ‘400, con l’avvento delle prime importazioni di zucchero dall’India.
Un’altra antica usanza legata ai confetti consisteva nel lanciarli all’uscita degli sposi dalla chiesa al termine della cerimonia, come augurio di fertilità. In questo caso, però non erano duri come quelli tradizionali odierni, bensì più morbidi dove il cuore del confetto non era ripieno di mandorla, ma di un piccolo seme di coriandolo (e da qui il termine inglese dove “confetti” vuol dire coriandoli).
Per secoli i confetti furono i protagonisti indiscussi di matrimoni e cerimonie, impegnati come elemento propiziatorio per scandire i momenti importanti della vita.
Il preludio di quella che sarà, poi, la confettata odierna, vede le sue origini nella più recente tradizione secondo cui gli sposi dovevano girare tra i tavoli con un vassoio d’argento, distribuendo ai loro ospiti i confetti, per augurare loro salute, felicità e ricchezza. Viene, così, ideata la bomboniera tradizionale, ripiena di deliziosi confetti tassativamente in numero dispari (1, 3 o 5) e l’usanza di omaggiarla ai partecipanti, in segno di riconoscenza e gratitudine per i doni ricevuti e per aver condiviso insieme alla coppia (o ai festeggiati, in caso di altro genere di cerimonia – come battesimi, comunioni e cresime -) un momento così speciale.
L’usanza di consegnare i confetti sempre in numero dispari risale anch’essa ad una tradizione ben precisa: innanzitutto si dice che i numeri dispari siano portatori di una carica positiva, inoltre, a seconda del numero di confetti che si intendono consegnare, vi sono precisi rimandi e simbologie. Vediamoli insieme:
Raccolte tutte queste tradizioni è facile comprendere come i confetti siano immancabili protagonisti in ogni matrimonio in quanto nettari di buon auspicio, praticamente da sempre!